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  • Immagine del redattorearch. Sorbo S.

CAPPOTTO TERMICO ESTERNO O INTERNO? COME SCEGLIERE

Attenzione alle tematiche ambientali, esigenze progettuali o semplice consapevolezza, voglia investire per risparmiare in bolletta o i suggerimenti tecnici riportati sul tuo APE ti hanno convinto a migliorare l’efficienza energetica del tuo immobile.

Se stai valutando di installare un cappotto termico sul tuo immobile il mercato attuale ti offre una vasta gamma di prodotti e soluzioni, materiali naturali come il sughero o sintetici tra i quali poliuretano espanso e polistirene. L’obbiettivo è impedire che il calore oltrepassi l’involucro del tuo immobile costringendoti a spendere energia per riscaldarlo o rinfrescarlo nuovamente con un dispendio di risorse economiche, energetiche ed ambientali che accompagnerà l’edificio per tutto il periodo in cui sarà utilizzato.

Bene! Il cappotto termico è un’ottima scelta in quanto le sue prestazioni restano pressappoco immutate nel corso degli anni. È fondamentale che la messa in opera sia ben eseguita per evitare distacchi, lacerazioni e disposizione errata riducendo così la sua efficienza. Oltre ciò è importante una corretta progettazione e per evitare che si possano formare umidità sulle superfici o all'interno delle pareti (interstiziale) a causa della nuova trasmittanza dell'elemento e dei materiali impiegati.

Se sei arrivato a questo punto del post e ti sembra che ti abbia dato più dubbi che soluzioni, o non vedi l’ora che si arrivi al punto non mi dilungo. Puoi trovare una panoramica esaustiva su questo mondo di soluzioni e imprese visitando il sito cortexa.it.

Quindi cappotto termico esterno o interno?

La risposta dipende dall’uso che si intende fare dell’immobile, dal budget a disposizione, dagli spazi a disposizione e dal contesto in cui si trova l’oggetto dell’intervento. Analizziamo punto per punto:

- Uso dell’immobile: se nel corso della sua vita prevedete di variare spesso la disposizione delle pareti o degli impianti che corrono lungo di esse, come può accadere per motivi logistici in uffici ed opifici o semplicemente perché variano in casa le esigenze della famiglia, allora è consigliabile optare per una soluzione esterna perché ogni foro, ogni soluzione di continuità che sarà presente nel vostro cappotto interno sarà una via preferenziale per il passaggio di calore (e anche del rumore).

- Budget a disposizione: in linea di massima il cappotto interno risulta più economico, l’intervento occupa superfici inferiori rispetto a quello esterno e spesso non è indispensabile ricorrere a grossi ponteggi. A quanto ammonta il risparmio dipende da vari fattori, generalmente si attesta tra i 5 e i 10 euro al metro quadro.

- Spazi a disposizione: installare il sistema a cappotto porta ad un ispessimento delle pareti su cui è applicato che va da circa 5 cm in su, seppure sembrino insignificanti su un appartamento di piccole dimensioni ne ridurrebbero ulteriormente la fruibilità e la superficie utile. Quando possibile quindi è consigliabile l’applicazione di un cappotto esterno

- Il contesto: anche il contesto è importante, in un centro storico o su un edificio che riveste importanza storica, che ricada in zona con vincolo paesaggistico la sovraintendenza o il piano urbanistico/territoriale potrebbe vietare l’alterazione dei materiali in facciata o dell’ingombro dell’edificio. Essere in condominio potrebbe essere un problema per l’installazione del cappotto esterno e soprattutto se l’intervento non va a rivestire l’intero fabbricato si potrebbe incorrere in grossi inestetismi, brutture dovute all’inspessimento dell’involucro esterno localizzato su un solo piano o su parte di esso. I casi son vari, uno estremo potrebbe essere l’installazione di un cappotto esterno su un edificio che si trova in prossimità di una scarpata, i costi per i ponteggi sarebbero proibitivi.

Ricorda inoltre che se opterai per un cappotto esterno alcuni ponti termici come pilastri e travi potrebbero non essere isolati correttamente soprattutto se i interviene su un’unica fascia di piano a meno che non siano già stati isolati precedentemente mentre il cappotto interno in questo caso isola l’ambiente interno da tutti gli elementi perimetrali. Di contro il cappotto interno presenta varie falle se non dovutamente gestite. Ogni cassetta elettrica, innesto idraulico e foro praticato per altri motivi nel sistema cappotto, come precedentemente asserito è un punto debole che provocherà una dispersione non desiderata. Applicare un cappotto esterno ti consente di utilizzare gli spazi interni dell’edificio mentre i lavori sono ancora in corso mentre per l’installazione di quello interno, se i locali non sono vuoti, sarà necessario rimuovere mobili e suppellettili.

Migliorare il profilo energetico di un edificio non passa mai da un singolo intervento, ricorda che l’involucro è composto da più elementi, migliorare gli infissi esterni è una delle prime fasi da tenere in considerazione, può risultare efficace e spesso meno costoso e laborioso di rivestire un intero immobile. La prestazione energetica è influenzata fortemente anche dal sistema impianti, un buon impianto ben isolato e ben disposto, con un buon generatore può ridurre sensibilmente il dispendio di energia e denaro per mantenere le condizioni di comfort necessarie nei vari periodi dell’anno.

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